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Prosegue
con una nuova interessante mostra la collaborazione tra DocBi - Centro Studi
Biellesi e Palazzo Gromo Losa Srl finalizzata alla riscoperta degli artisti
biellesi.
Il
nuovo progetto espositivo, che ha per cornice lo Spazio Cultura della
Fondazione Cassa di Risparmio di Biella, riguarda
Ido Novello (1914-1996), artista
particolarmente restio a rivelarsi al di fuori della sua opera.
"Durante la sua vita Novello non ha infatti
mai accolto le sollecitazioni che gli venivano rivolte di allestire una sua
personale, ne ha mai ceduto un suo quadro" - commenta il curatore
dell'esposizione Giovanni Vachino - "Ha
presentato suoi lavori in mostre collettive e ha partecipato a un certo numero
di concorsi (diversi li ha vinti)
ma ha sempre cercato, con un certo
successo, di non comparire in occasioni pubbliche. Per questo la mostra sarà
davvero un'anteprima assoluta per il Biellese".
Dopo
la sua scomparsa i suoi lavori sono
stati esposti soltanto nel 2004 a Milano, nella sede centrale del Touring Club, in occasione della mostra "Inediti punti vista" e nel 2007 a Trivero nell'ambito
di una mostra allestita per "celebrare" la Scuola della quale è stato
riconosciuto come fondatore. Questa è pertanto la prima occasione offerta al
pubblico biellese di conoscere un artista quanto mai schivo e sfuggente.
La
mostra non si limita a presentare il pittore Novello ma intende ricordare la
figura di un artista eclettico: pittore certamente, ma anche musicista,
restauratore, intellettuale attento ai più diversi aspetti e valori della propria terra.
"La Fondazione ha accolto con entusiasmo la
proposta di questo progetto espositivo che ci permette non solo di offrire al
pubblico biellese un'occasione culturale importante, ma anche di fare vera
ricerca storico/artistica grazie al lavoro del DocBi", commenta il
Presidente Franco Ferraris.
Tra gli argomenti che verranno raccontati
grazie alla mostra c'è anche il suo restauro di circa duecento tavolette
votive collocate nei santuari della Brughiera, del Cavallero, di San Bernardo e
in alcuni oratori del Triverese nell'ambito del progetto di messa in valore
del patrimonio devozionale sviluppato dal DocBi.
Questo
allestimento trae linfa dai vari scritti del maestro Angelo Gilardino, legato a Novello da sincera amicizia e da
affinità personale. Gilardino, che ne ha introdotto e commentato le opere in
occasione delle mostre sopra citate, è stato l'unico critico
"ammesso" a visionarne i quadri; la lunga frequentazione che ne seguì
gli consentì di interpretare al meglio l'arte di Novello da lui definito
"il poeta che dipingeva". Al maestro Gilardino, celebrato
compositore e chitarrista, oltre che
apprezzato critico d'arte, scomparso recentemente, è stato dedicato il catalogo
della mostra.
La mostra sarà visitabile fino al 13 marzo da lunedì a venerdì h
10.30-12.30 e 16.00-17.30; sabato e domenica h 16.00-19.00.
Apertura alle visite sabato 12 marzo, ore 16.00 con visita guidata alle
ore 17.00.
Ingresso gratuito con obbligo di Super Green Pass
Per info sulla mostra: 015 0991868 | spazio.cultura@fondazionecrbiella.it